E’ bello curiosare tra le ricette altrui. Se ne trovano di molto appetitose, e se uno trova il tempo per appuntarsele poi può cercare di rifarle. Anche io mi diletto con la cucina, che anzi considero uno dei più grandi piaceri della vita. E oggi mi piace condividere quello che considero il piatto dei piatti estivi: una pasta semplice semplice che non può mancare di deliziare le papille nel contempo risultando leggera e fresca.
La salsa si prepara nel tempo di cottura della pasta. A proposito, la pasta: oggi mi sono concesso un Alce Nero, pennette di grano duro Senatore Cappelli. 2 maledetti euro e 20 per mezzo chilo, ma ne vale la pena. Ho completato la spesa con 50 centesimi di pomodori datterini (una quindicina circa).
Nel padellone un filo d’olio di oliva, uno spicchietto di cipolletta bianca a soffriggere in solitaria. Ho aggiunto un filo d’acqua calda per non farla bruciare. Prima ho buttato i pomodorini nell’acqua della pasta che stava quasi bollendo, dopo tre minuti erano già tutti spaccati e li ho scolati, spellati e schiacciati con una forchetta.
Ho buttato la purea ottenuta con mossa scenica dentro la padella, aggiunto tre foglie di basilico spezzettate grossolanamente e salato quant’appena, come direbbe il mio caro amico Nick.
Tirato via il povero Senatore Cappelli molto al dente l’ho tuffato nella padellona, ho aggiunto un mestolo d’acqua calda della pasta e ho portato a cottura.
Servita con guarnizione di fogliolina di basilico fresco, pure se stavo da solo.
Per me non c’è niente sopra, d’estate.